Libri e Territorio / Acque e seta

Discorso storico sui setifici

Autore:

Giambattista Peretti

Data di pubblicazione

1794

Il Discorso ha inizio con la storia dell’antica arte della seta, e di come i primi manufatti serici siano stati importati nel Mediterraneo dai Fenici di Tiro e Sidone, i quali erano già commercialmente in contatto con le Indie.
Il piemontese Giambattista Peretti dedica il suo trattato a Ferdinando IV di Borbone. Alla fine del Settecento, periodo in cui si assiste alla ripresa dell’arte serica in Sicilia, Peretti viene invitato a trasferirvisi in qualità di “conoscitore di sete”. Nel Discorso l’autore, divenuto direttore del Real Opificio della Seta di Palermo, suggerisce al sovrano alcuni provvedimenti per ravvivare l’industria serica, prendendo a modello il Piemonte.
Dal XII secolo l’Italia è la maggior produttrice europea di seta. Da Palermo la lavorazione della seta si diffonde in Italia e poi in Europa. Nella prima metà del Settecento è il Piemonte a vantare le sete di miglior qualità e i più esperti “filatoieri” di tutta Europa.

In principio di questo Secolo folamente il Piemonte non riputavasi ancor gran fatto per paese di Setifìcio, ed il genio , che allora vi regnava , opponeva mille oracoli all’incremento del medesimo. Ma il Duca Vittorio Amedeo di Savoja , che fu poi primo Re di Sardegna, dopo il suo ritorno dalla Sicilia , seppe con animo vigoroso , e spregiudicato vincere, ed atterrare tutti essi ostacoli.

 

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