Roman du Chevalier Errant

Il poema cavalleresco, scritto tra il 1394 e il 1396, da Tommaso III di Saluzzo, si ispira agli affreschi che decorano la sala Baronale del Castello della Manta. Il romanzo, di cui si conservano solo poche copie manoscritte, è scritto in un francese popolare in prosa e versi e rientra nel filone dei romanzi cavallereschi del Quattordicesimo secolo. Le preziose miniature accompagnano le imprese del cavaliere errante, che altri non è che lo stesso Tommaso, il quale racconta dei suoi viaggi e dell’incontro con nove prodi e nove eroine che sono gli stessi personaggi degli affreschi.

Au pié des mons, en un costé d’Ytalie es co[n]fines de Pymont en Lombardie, aussi come au pié de la grant montaingne que se nomme Mont Visoul, qui devise France et Ytalie, en une contree longue et lee et tres bien habitee d’aucunes citez et chasteauz et villez, la avoit pluseurs noblez et puissanz seingneurs, entre lesquelz estoit le plus noble et plus puissant en souveraineté et seingnourie, et estoit un marquiz…